Google ha effettuato l’unificazione dei suoi metodi di pagamento, suddivisi in diversi servizi (non tutti disponibili in Italia), sotto un unico grande servizio che prende il nome di Google Pay.
Google Pay
Si tratta del nuovo servizio di pagamenti unificato di Google. Tutti i vari servizi tra i quali Android Pay, Google Wallet, sono stati riuniti sotto un unico servizio, che ha preso il nome di Google Pay (da non confondere con Google Play).
Pali Bhat, VP del Product Management Payments, in un post ufficiale ha detto:
“Sarà più facile utilizzare i dati di pagamento salvati nel proprio account Google, accelerando le operazioni in tutta tranquillità. Nelle prossime settimane, Google Pay sarà online, nello store e su tutti i prodotti Google”
Lo strumento è già disponibile ed integrato in alcune piattaforme, come ad esempio Airbnb, Fandango, HungryHouse e Instacart, chevantano già diverse promozioni attive. Google ha fatto sapere che ci saranno moltissime novità in tempi brevi. Big G non ha perso tempo e ha rilasciato le istruzioni per gli sviluppatori che volessero integrare il metodo di pagamento nelle proprie applicazioni.
In pratica non dovrebbero esserci grossi cambiamenti. Sia perché molti dei diversi servizi targati Google non erano diffusi in tutti i paesi (in Italia ad esempio non vi è traccia di Android Pay), sia perché Big G ha puntato sulla semplicità di utilizzo di questo servizio. Ci basterà quindi imparare a riconoscere il logo di Google Pay quando lo vediamo online.
Meglio tardi che mai
Si tratta di una mossa arrivata un po’ in ritardo rispetto alla concorrenza. Da quando venne rilasciato Google Wallet, nel “lontano” 2011, il colosso di Mountain View ha sempre testato e cercato di sviluppare i sistemi di pagamento digitale. Android Pay è stato presentato nel 2015, dopo diversi test portati avanti nel corso del tempo, rimanendo tuttavia relegato al mercato americano.
Si tratta dunque di una mossa attesa da tempo che permetterà a Google di competere con i servizi di pagamento offerti da due suoi rivali. Apple con il suo Apple Pay e Samsung con il suo Samsung Pay.