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Google Home: l’assistente casalingo per eccellenza

Una delle novità del 2018 è lo sbarco dell’assistente vocale Google Home in Italia, che si differenzia dalla versione per Android per essere adatta all’ambiente casalingo. Disponibile negli USA da Novembre 2016 e in molte parti del mondo dall’anno successivo, ha cominciato a parlare italiano da Marzo di quest’anno cercando di rendere la vita più semplice fornendo supporto alle attività di tutti i giorni. Attraverso l’uso della voce e configurando il dispositivo tramite app, potrete interagire sia con il Web che con i dispotivi IoT. Nel nostro articolo cercheremo di parlarvi delle sue caratteristiche, dei pregi e dei difetti. Attenzione: non parleremo di Google Home Mini ma della versione “ammiraglia”.

Google Home: contenuto della confezione ed installazione

Aprendo la confezione potremo comprendere subito la semplicità di installazione dell’assistente casalingo. Al suo interno si trovano soltanto tre oggetti:

  • il nostro assistente vocale
  • il cavo di alimentazione
  • un manuale d’uso minimale

L’ultima cosa non ci sorprende perché il Web ci verrà d’aiuto in termini di uso e gestione del dispositivo. Google ci ha fornito una confezione minimale per rassicurarci riguardo la configurazione e la messa a punto dell’assistente vocale.

L’installazione di Google Home avviene attraverso tre semplici passaggi:

  • Collegare il cavo di alimentazione al dispositivo
  • collegare il cavo di alimentazione alla corrente
  • scaricare l’app Google Home su un tablet o su uno smartphone

Attraverso l’app omonima potrete quindi mettere a punto l’installazione e la configurazione delle app che interagiranno con Google Home. Le applicazioni supportate si sono moltiplicate rispetto al lancio iniziale sulla nostra penisola, ma col tempo potrà pareggiare i conti con la versione statunitense.

Google Home: com’è fatto

La struttura dell’aiutante casalingo di Google è composta da un corpo bianco avente forma conoidale che contiene il necessario per poter comunicare con l’esterno:

  • la parte superiore touchscreen per interagire con l’assistente vocale, avente una serie di led che potrà comunicare lo stato delle operazioni;
  • un tasto presente sul retro per disattivare il microfono.
  • la base contenente il microfono.

Gli altoparlanti occupano la maggior parte dello spazio interno del dispositivo, garantendo un’ottima diffusione del suono nelle mura casalinghe.

Google Home: interazioni con l’uomo in breve

Chi ha fatto uso dell’assistente casalingo ha cominciato a percepire la necessità di avere un’aiutante durante le attività di tutti i giorni: basti pensare come tra le funzionalità totalmente supportate sono la creazione di promemoria oppure la routine di supporto a misura d’uomo che crea il durante la giornata. Una cosa carina è la possibilità di ricevere informazioni sul traffico e fatti di attualità appena svegli, con tanto di saluto per cominciare la giornata. Le notizie vengono lette da portali d’informazione come TGCOM e RTL 102.5. Oppure, previa configurazione, garantire una interazione domotica con i dispositivi intelligenti sparsi per tutta la casa. Hai dimenticato una luce accesa nella cucina e sei in stanza da letto? Configurando Google Home tramite IFTT per bene basta ordinargli di spegnere la luce senza battere ciglio. Vi consigliamo vivamente di studiare a fondo le interazioni dell’assistente casalingo attraverso l’app dedicata per avere l’esperienza migliore possibile.

Google Home: pregi e difetti in breve

Di seguito cercheremo di sottolineare quali sono i pro e i contro riscontrati durante l’uso dell’assistente casalingo.

Pro

  • Interazione apprezzabile e in costante aumento con l’aggiunta di nuove funzionalità nel corso del tempo;
  • Prezzo conveniente rispetto ai suoi competitor;
  • Buona qualità dei componenti input/output sonori: microfoni ed altoparlanti risultano di qualità e garantiscono una interazione decente, evitando problemi di acquisizione della voce e distorsione del suono riprodotto.

Contro

  • Intelligenza artificiale giovane: a discapito della versione statunitense, Google Home comprende l’italiano in maniera essenziale, chiedendo di variare l’impostazione della domanda per comprendere ciò che chiedete.
  • Configurazione non immediata con la domotica, che necessita di ulteriori servizi per funzionare.

Se state facendo il grande passo di rendere la vostra casa smart, il nostro consiglio è di provarlo, per poi decidere se accettarlo in casa come vostro maggiordomo.

Conosci IFTT? Puoi usarlo per altro, scoprilo attraverso il nostro articolo!
Vuoi scoprire invece qualcosa su Google Assistant? Ne abbiamo parlato qui!

 

 

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