Scaricare Spotify Lite ed averlo in anteprima su Android

Ascoltate un sacco di musica tramite Spotify per Android ma ci litigate spesso perché il vostro smartphone è poco performante? L’azienda svedese ha presentato verso Luglio Spotify Lite, una versione leggera dell’applicazione ufficiale in grado di girare su smartphone con basse prestazioni.
Attualmente è disponibile su alcuni mercati nazionali, soprattutto nei paesi delle economie emergenti. Noi italiani, in teoria, dovremo aspettare a tempo indeterminato in quanto non ci sono dichiarazioni per il nostro Google Play. Un modo per scaricare Spotify Lite ed installarlo sul proprio dispositivo Android per evitare il blocco regionale esiste: è necessario trovare sul web il pacchetto d’installazione APK dell’app da un sito affidabile.

Scaricare Spotify Lite ed installarlo

Una piccola premessa: l’app è in fase beta, quindi non è ancora stabile e funzionale come l’applicazione ufficiale. Inoltre, poiché verrà installata senza l’ausilio di Google Play, si dovrà riscaricare il pacchetto APK per aggiornarla. Adesso procediamo con le istruzioni da seguire per installare Spotify Lite sul proprio dispositivo Android:

• Dovremo scaricare il pacchetto APK da Apkpure visitando questa pagina per poi cliccare su Scarica APK;
• A download terminato avviamo l’installer: se è la prima volta che maneggiamo questo tipo di file, Android ci avviserà di abilitare l’installazione da Sorgenti sconosciute. Potremo confermare pigiando dapprima su Impostazioni e mettere il segno di spunta alla voce Sorgenti Sconosciute;
• Terminato il tutto troveremo l’app pronta all’uso nel menù principale.

Perché installare ed usare Spotify Lite?

La principale comodità è il consumo ridotto di RAM dell’app: a differenza della versione standard, Spotify Lite consuma in media 50 Megabyte, diventando una manna dal cielo per i dispositivi molto datati.
Inoltre possiede un’interfaccia molto essenziale: come potremo vedere dalle immagini sottostanti, l’app consente di navigare principalmente nella Home, nella sezione Preferiti (a sua volta organizzata in Playlist, Artisti e Album) e nella sezione Cerca per trovare la musica da ascoltare.

Le impostazioni si incentrano sull’utilizzo dell’app in termini di traffico dati e memoria. Si potrà monitorare il consumo mensile e fissare un limite per tenere i nostri Gigabye di traffico sotto controllo. Potremo inoltre impostare la qualità dell’audio, scegliendo il consumo medio per brano tramite le opzioni presenti.

Una sorpresa è la presenza della lingua italiana: chiaro segnale che l’app sarà localizzata nel nostro paese tra non molto e potrà essere gestita tramite Play Store, rendendo semplificato l’aggiornamento.

Gli unici problemi, a causa della versione acerba dell’app, sono probabili arresti dell’applicazione durante il suo utilizzo. In redazione la utilizziamo da un mesetto: soltanto un paio di volte l’app ha smesso di funzionare poco dopo aver premuto Play su un brano. Anche se presenta questi piccoli difetti che spariranno col tempo, la preferiamo all’app ufficiale sia per la fluidità durante l’uso sia per il risparmio mirato sui dati. Consigliamo la versione Lite se si sta usando il servizio di streaming in zone con poca copertura di rete, garantendo un ascolto senza intoppi. Infine, se siamo utenti premium, potremo comunque effettuare il download dei brani per l’ascolto offline, proprio come se stessimo usando l’app standard.

Siete già utenti di Spotify Lite oppure l’avete provata e siete tornati alla versione standard? Diteci la vostra nei commenti!