Telegram, ormai conosciuta a livello mondiale come una delle maggiori app di messaggistica istantanea, era stata creata per avere un sistema di scambio di informazioni tra utenti ma con un grado di privacy maggiore rispetto a quelli allora esistenti su altri servizi simili. Le app concorrenti poi si sono messe in linea con Telegram adottando le stesse soluzioni per la protezione delle informazioni e dei dati dei propri utenti. In linea con questo pensiero Telegram ora sembra fare un ulteriore passo in avanti con la creazione di una sua criptovaluta, accompagnata da una rete blockchain.
TON e Gram: le prime indiscrezioni
Molte sono le indiscrezioni e i video apparsi in rete che parlano delle nuove creazioni provenienti da Telegram. Tra le tante informazioni, le più sicure e veritiere sembrano riguardare i nomi. La rete blockchain si chiamerà TON, acronimo di The Open Network o Telegram Open Network, invece la criptovaluta prenderà il nome di Gram.
Si tratterà di un sistema leggero, adatto al supporto da smartphone. Si parla di una creazione di una vera e propria ICO (Initial Coin Offer) che, secondo i primi calcoli, porterà a ben 500 milioni di dollari nella fase di prevendita, per arrivare a 600/700 milioni successivamente: cifre esorbitanti considerando che si tratta solo di ipotesi. Diffuse anche alcune percentuali: della quantità iniziale di Gram il 4% sarà riservata al team di sviluppo di Telegram, almeno il 52%” verrà mantenuto dalla società per mettersi al riparo dal trading speculativo e mantenerne la flessibilità e il rimanente 44% sarà venduto. Addirittura ci sono già le cifre del valore iniziale che ammonterebbe a circa 1,20 dollari.
Già WeChat, altra applicazione di messaggistica istantanea del colosso cinese Tencent, aveva un sistema di pagamento in criptomonete chiamata WeChat Pay, utilizzabile anche in Italia. Telegram non sarà quindi la prima ma rimarrà comunque un evento importante. La creazione di questo nuovo metodo di pagamento deriva dal fatto di avere la possibilità di scambiare denaro anche con utenti di stati dove ci sono politiche maggiormente oppressive. Avendo un uso molto esteso, di circa 180 milioni di utenti attivi mensilmente, si può pensare che, se confermato e pubblicato, la popolarità di questa criptovaluta decollerà in poco tempo.