Chi utilizza Markdown sa bene che la maggior parte degli editor ha un’interfaccia organizzata in due parti: in un’area va scritto il testo (seguendo la sintassi del linguaggio), mentre nell’altra viene mostrata la sua anteprima con la formattazione applicata. Esiste però un editor Markdown che adotta un approccio diverso, unendo sintassi e anteprima nella stessa finestra.
Stiamo parlando di Typora, un software attualmente in sviluppo ma già perfettamente funzionante e pronto all’uso. La sua particolarità risiede nel fatto di nascondere la sintassi e i simboli Markdown in tempo reale durante la digitazione, mostrando al loro posto il testo formattato. Vediamo più da vicino come funziona.
Diamo innanzitutto qualche cenno su Markdown per i non addetti ai lavori. Si tratta di un linguaggio a marcatori (o di markup) per la creazione di testi formattati. Questo tipo di linguaggi prevede l’uso di alcuni simboli e “parole chiave” per esprimere la formattazione che si desidera applicare al testo. Per fare un esempio, una parola in grassetto è preceduta e seguita da un doppio asterisco, mentre una parola in corsivo è preceduta e seguita da un trattino basso.
Solitamente i software di editing Markdown sono in grado di fornire un’anteprima del testo con la formattazione già applicata, dando subito un’idea dell’effetto visivo finale. La cosa positiva è che il documento prodotto è comunque leggibile anche senza visualizzarne l’anteprima a schermo.
Markdown è molto utilizzato per la stesura di testi e in ambito web, inoltre si presta bene per la scrittura di note più articolate rispetto ai classici file TXT.
Typora è stato concepito con l’obiettivo di offrire un’esperienza di scrittura chiara e priva di distrazioni. La finestra di editing rispetta in pieno questa filosofia: in alto abbiamo la barra dei menù, al centro l’area di editing vero e proprio, mentre in basso si trova una piccola barra con alcuni bottoni e informazioni.
Come detto in precedenza, non c’è una finestra dedicata in cui visualizzare l’anteprima del testo formattato. Non appena l’editor rileva la sintassi Markdown, le parole chiave e i simboli vengono sostituiti a video dalla formattazione corrispondente.
In qualunque momento, è sufficiente posizionare il cursore di scrittura all’interno di un elemento formattato per visualizzarne la sintassi. L’editor ci mostrerà subito i simboli e le parole chiave adiacenti, permettendoci di apportare modifiche senza passare a una nuova finestra.
In alternativa, l’editor possiede una modalità codice sorgente che disattiva l’anteprima di formattazione del testo, lasciando la sintassi Markdown sempre in bella vista. Possiamo attivare questa modalità cliccando sul bottone apposito nella barra inferiore (il secondo, nel gruppo di sinistra).
Sempre nella barra inferiore, un bottone (il primo, nel gruppo di sinistra) permette di aprire una barra laterale dotata di due schede:
Typora supporta la sintassi e i simboli principali previsti da Markdown tra cui grassetto, corsivo, titoli ed elenchi. Per i più esigenti, dalle impostazioni del programma (raggiungibili dal menù File nella barra superiore) è possibile attivare il riconoscimento di elementi aggiuntivi, come le equazioni matematiche o i diagrammi di flusso. È inoltre presente un toggle per abilitare la Strict mode, una modalità che limita la sintassi al solo GFM (GitHub Flavored Markdown).
Non mancano varie opzioni per personalizzare l’esperienza di scrittura e l’interfaccia utente. Possiamo modificare la dimensione dei caratteri, lo stile dei titoli, il tipo di fine linea, il numero di spazi per l’indentazione e molto altro. Da segnalare la presenza del controllo ortografico, disponibile anche per la lingua italiana.
Citiamo infine la presenza dei temi, con cui cambiare rapidamente l’aspetto dell’intera finestra di editing. Essi sono a portata di click, direttamente nell’omonimo menù nella barra superiore.
Typora rappresenta un editor Markdown unico nel suo genere. La visualizzazione unificata di sintassi e anteprima, unita alle sue funzionalità, lo rende una valida alternativa agli editor più classici. Il programma è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale ed è disponibile per sistemi Windows, Linux e macOS. Non vi resta che provarlo e farci sapere le vostre impressioni.
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